Industria 4.0 Veneto

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      Confindustria Veneto - Piano per sviluppare la via veneta ad Industry 4.030/03/2018
      Avviato il progetto “I 100 luoghi dell’innovazione”

      30 marzo 2018 – “Industry 4.0” è il nuovo paradigma industriale che consente alle economie avanzate di competere globalmente nel settore manifatturiero, attraverso la coniugazione del tradizionale know-how produttivo con le più avanzate tecnologie (robotiche, sensoristiche e additive, cibernetiche e di interfaccia uomo-macchina), integrate con le tecnologie ICT emergenti (“IOTInternet of things”, ”big data”, “cloud computing”).

      A questo scopo, l’Unione Europea ha stanziato per i prossimi sei anni, 50 miliardi di euro, per un piano che rappresenta la più grande sfida che si pone il sistema produttivo del vecchio continente.

      In Italia, il “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” ha previsto, attraverso un insieme di misure concrete, di facilitare gli investimenti innovativi, di assicurare adeguate infrastrutture abilitanti, di creare competenze e stimolare la ricerca, di diffondere la conoscenza.

      Le prime azioni del Piano governativo Industria 4.0 (tra cui gli incentivi fiscali e la Nuova Sabatini) hanno comportato certamente un positivo e necessario riammodernamento del parco macchinari di molte aziende. La proroga della durata dell’iperammortamento a tutto il 2018 e l’introduzione del credito d’imposta anche sulle azioni formative legate al 4.0 costituiscono un ulteriore segnale positivo.

      Se da un lato la valenza positiva di Industria 4.0 è stata oggettivamente riconosciuta dai nostri imprenditori, allo stesso tempo è però emerso la necessità di mettere in campo ulteriori iniziative per rendere il Piano governativo maggiormente “ritagliabile” sulle esigenze dei diversi territori e delle Pmi. 

      A questo scopo Confindustria Veneto e Regione si sono incontrate a più riprese per avviare una “Via Veneta all’Industria 4.0” finalizzata alla condivisione di iniziative di diffusione e all’individuazione di possibili strumenti di sostegno che integrino, sulla strada della flessibilità, le misure nazionali.

      Da questi incontri è emerso uno schema di proposta – che Confindustria mette a disposizione della Regione - per rendere il Veneto un “laboratorio per lo sviluppo del Paese”, puntando a creare sul territorio un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese e start-up attive nel campo della manifattura digitale e industria/artigianato 4.0. Un vero e proprio piano “Veneto Manifatturiero” con dotazione di risorse finanziarie e umane.

      Tra gli elementi essenziali proposti, che hanno un diretto collegamento con le competenze regionali:

      • L’individuazione di misure per la re-ingegnerizzazione dei processi. In questo contesto vanno inseriti gli interventi sulla formazione sia dei giovani che entreranno in questo nuovo mercato del lavoro che (soprattutto) interventi per adeguare la forza lavoro esistente all'alfabetizzazione digitale.
      • Lo sviluppo di strumenti che consentano la connessione tra le aziende già esistenti (reti innovative e di filiera nell’ambito dei cluster regionali) e di favorire la nascita di nuove imprese (start-up)
      • L’armonizzazione dei diversi strumenti di sostegno disponibili a livello territoriale, per evitare sprechi e sovrapposizioni, ottimizzando la gestione dei diversi fondi comunitari di competenza regionale (FSE e FERS in particolare).
      • Rinforzare la comunicazione dei punti di informazione e dei luoghi di accesso alla tecnologia e ai servizi specialistici diffusi sul territorio, con riferimento sia alle realtà private sia alle organizzazioni e istituzioni.

      In particolare, rispetto a quest’ultimo punto, è stato avviato il progetto I 100 Luoghi dell’Innovazione per mettere in rete i “living lab” (rappresentati da: laboratori universitari, laboratori di centri di ricerca, aziende, co working e luoghi di innovazione) in grado di costituire concreti esempi di applicazioni del 4.0 nei processi aziendali, nella consapevolezza che possano attivarsi processi di emulazione e networking che coinvolgano aziende di settori diversi comportando in ultima analisi un vasto processo di diffusione di conoscenza presso gli imprenditori della nostra regione.

      «Il nostro – ha affermato Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Veneto – vuole essere un contributo fattivo che valorizza il ruolo della Regione, affinché il modello 4.0 che ha sortito i propri effetti reali possa essere declinato nelle materie di competenza regionale per amplificare a livello territoriale gli effetti di questa manovra. Il credito d’imposta inserito per il 2018 sortirà effetti reali sul ROI delle aziende che hanno intrapreso questo percorso di innovazione.»

      «Le imprese devono comprendere al più presto - ha commentato Gianni Potti, delegato di Confindustria Veneto alle Politiche per l'Innovazione, Ricerca e Industria 4.0 – che il “4.0” non è solo fatto di cambi di macchinari e software, ma di processi (data analysis, formazione, cloud, cybersecurity, sensoristica) che danno il nuovo valore aggiunto al prodotto. Così abbiamo messo a punto un documento, che ha l’obiettivo di evitare sprechi e sovrapposizioni nell'utilizzo delle risorse

      «Questo documento – ha sottolineato il vice presidente di Confindustria Giulio Pedrollorappresenta un importante tassello nel panorama degli strumenti a supporto della trasformazione digitale delle imprese. Industria 4.0 è una sfida complessa, che richiede un grande impegno per le imprese in termini di progettazione e realizzazione degli investimenti e di acquisizione delle competenze. Per questo, un piano regionale rappresenterebbe un vero un asset per le imprese del Veneto e potrebbe concretamente contribuire all’obiettivo di rendere questa regione un laboratorio per lo sviluppo del Paese

      => Rai news TG Veneto - 30/03/2018



      ALLEGATI:
      Risultati OP Industria 4.0 Veneto (file .PDF)

      Tag: Confindustria Veneto 100 luoghi innovazioneInvia questa pagina




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